FREEDOM FLOTILLA III - SHIP TO GAZA (NAPLES 2012)
Estelle è il veliero di 92 anni partito il 25 Giugno dal porto di Umeå, Svezia, che porta con se 17 attivisti per i diritti umani dell'organizzazione Ship to Gaza Sweden, facente parte della Freedom Flotilla Coalition, con destinazione Gaza, in Palestina. L'intento della spedizione è di lanciare un messaggio chiaro e forte verso la popolazione mondiale e le istituzioni, sensibilizzando l'opinione pubblica, affinché il governo israeliano cessi il blocco imposto sul popolo palestinese, le violenze e i soprusi perpetrati da decenni. Il veliero porta con se un carico simbolico come sacchi di cemento, strumenti musicali, palloni da calcio, generatori e attrezzatura per la pesca e la vela. I 17 attivisti hanno nazionalità diverse: svedesi, norvegesi, finlandesi, israeliani e un italiano. L'azione che porteranno con estrema determinazione fino in fondo segue i principi della nonviolenza e della resistenza attiva. L'ultima tappa prima di salpare verso Gaza è stata in Italia a Napoli, il 4 e 5 Ottobre, dove la nave si è rifornita di attrezzatura e calore umano. Estelle, lungo il suo tragitto, dall'ultima tappa di Napoli, verso Gaza, ha caricato a bordo altre 13 persone, formando un'equipaggio complessivo di trenta individui, attivisti per i diritti umani e membri del parlamento di diverse nazionalità europee, diretto a Gaza in missione di pace. Alle ore 10.20 del 20 Ottobre, in acque internazionali, a circa 17 miglia nautiche, a nord di Arish, Egitto (secondo le ultime coordinate che sono riusciti a trasmettere dalla nave), diverse imbarcazioni della IDF (Israel Defense Forces), un elicottero ed un portaelicotteri, carichi di militari armati, circondano Estelle dando il via all’assalto alla nave pacifica. Le forze armate hanno arrestato gli attivisti, sequestrando la barca ed ogni loro bene, scortandoli fino al porto di Ashdod dove sono stati incarcerati. Alcuni di loro sono stati immediatamente espulsi nei giorni successivi, altri hanno subito violenze fisiche con l'uso di taser (pistole elettriche), ed altri sono stati trattenuti per processi giuridici, agli arresti domiciliari. Attualmente tutti e 30 i membri detenuti sono stati espulsi da Israele e sono ritornati nei propri stati. |